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a spasso per la Francia

18 luglio 2026

Finalmente abbiamo finito gli esami di maturità, sono state pubblicate le votazioni, siamo stati tutti promossi e possiamo partire per il nostro fantastico viaggio!!!

… ma facciamo un passo indietro.

Marzo 2026

Io, Chiara, Francesca, Elia e Yuri decidiamo di organizzare una festa a sorpresa in occasione del compleanno di Nicolò, che sarà ad aprile, quel giorno lo festeggeremo anche perché è il primo neopatentato del gruppo.

10 Aprile 2026 compleanno di Nicolò

Durante la festa tra un pezzo di pizza e l'altro, riportiamo alla mente vecchi ricordi e insegnanti delle scuole medie: le professoresse Monti, Bergamaschi, Maffei, Barchetti, Salardi, D'Acunto e i professori Zanoni e Mussini ricordando anche alcuni particolari e dettagli delle loro lezioni: gli esperimenti fatti nel laboratorio di scienze, le lezioni di excel in aula informatica, gli addominali e le andature, passo saltellato, skip alto, skip basso... in palestra, le canzoni che suonavamo con il flauto e il metallofono, i film e le riflessioni in religione, la grammatica in francese, la madrelingua in inglese, l'U.D.A su Mozart, la giornata ecologica, la continuità, il magazine e gli scacchi ed altri ancora, ricordando, ovviamente, anche le lezioni della prof Bergamaschi le sue interrogazioni… e di quella volta che eravamo rimasti a casa tre settimane a causa del Corona-virus.

In quelle tre settimane la prof ci aveva assegnato vari compiti, tra cui studiare diversi siti UNESCO francesi...

Mentre ricordiamo le sensazioni, compulsivamente raccontiamo, poi c'è un momento di silenzio, sembra quasi che tutti pensassimo la stessa cosa e quindi ci diciamo: ”perché non riprendiamo gli appunti e andiamo a visitare, finita la maturità, i siti che abbiamo studiato?”

Accettiamo tutti in modo unanime e ci mettiamo subito al lavoro per organizzare la vacanza; la serata ha come obiettivo la pianificazione del viaggio; a mezzanotte stremati dalle forze, morti dalla stanchezza ci salutiamo e ci diamo appuntamento alla settimana successiva per programmare.

Dopo svariati incontri stabiliamo la data di partenza per mercoledì 22 Luglio, con il furgone Vito di Elia che, anche lui, nel frattempo ha superato anche l'esame per la patente di guida, come del resto anche Nicolò e Chiara.

Il nostro equipaggio è formata da:

- Elia Calcina

- Yuri Baruffi

- Nicolò Gandolfi

- Chiara Durantini

- Francesca Malvaso

- io

Ci siamo divisi i ruoli ruoli:

autisti: Elia, Nicolò e Chiara,

navigatore: Yuri,

cassiera: Francesca,

organizzatrice/guida: io.

Abbiamo deciso, dopo una discussione, di attenerci e condividere queste regole:

- carta prepagata: per effettuare rifornimento gasolio, parcheggi e telepass

- ognuno paga per sé pranzi, cene e varie

- rispettare il programma (orari, date, mete)

- niente videogiochi

- limitare l'uso del telefono solo per effettuare foto, brevi telefonate ai genitori

- se nascono incomprensioni parlare subito in modo da non discutere.

Martedì 21 Luglio

Ci troviamo, con non poca ansia ed emozione, a casa di Elia per fare l'ultima cena con i nostri genitori prima di partire, andiamo al distributore e facciamo gasolio al furgone (110 €) e carichiamo le valigie; ci accompagnano i nostri genitori (che non sanno niente della cena), anche loro non privi di ansie e perplessità, timorosi nei confronti dei neopatentati, soprattutto perché sarebbero stati alla guida di un furgone... dato in gentile concessione dai genitori di Elia.

Facciamo un po' di chiacchiere poi ci salutiamo dandoci appuntamento al mattino successivo.

Vado a letto presto, ma non riesco a prendere sonno perché sono emozionata, la mia mente continua a produrre pensieri e immagini relative alla vacanza che verrà: non perché è la prima vacanza senza i miei genitori, ne ho fatte mille altre, con gli scout, vacanze studio con le superiori, con i campus musicali, ma perché è la prima volta che andiamo via noi, gli amici delle scuole medie, gli amici di sempre, con Elia un'amicizia che risale proprio fin dalla nascita, con un viaggio organizzato tutto da noi!

Mercoledì 22 Luglio

ore 6.00 suona la sveglia; sono entusiasta! Scendo velocemente dal letto e come un fulmine mi catapulto in bagno, faccio una doccia veloce e poi mi vesto. Ora sì che sono pronta, anzi no, devo prima salutare e dare un abbraccio forte ai miei genitori e .al mio fratellino che ormai ha 15 anni, non gli piace che gli dia i baci in pubblico e allora glieli do a casa,

Ore 7.15 ritrovo a casa di Elia.

ore 8.00 partenza per Arles con Elia alla guida.

Prendiamo la SS10 direzione Cremona dove entriamo in autostrada A21 direzione Piacenza-Torino; nei pressi di Tortona si imbocca la A26 fino a Genova e poi la A10 fino al confine. Arriviamo zona Ventimiglia, abbiamo percorso 361 Km ed essendo le ore 12.00 Yuri propone di fare la prima tappa per il pranzo e fare gasolio prima di entrare in Francia. Prendiamo un panino e una bottiglietta d'acqua a testa spendendo 10 €, facciamo gasolio al Vito, 35 €.

Dopo esserci sgranchiti le gambe, alle ore 13.00 ripartiamo con Nicolò alla guida; dopo 20 Km varchiamo il confine e ci accorgiamo immediatamente del cambio di segnaletica: le autostrade sono indicate col cartello blu e le statali col cartello verde: dobbiamo fare molta attenzione!

Durante il tragitto abbiamo deciso di dare una nome al nostro pulmino e lo abbiamo chiamato Mino, ci siamo raccontati le vacanze precedenti, le esperienze con i nuovi compagni di scuola... insomma abbiamo 5 anni da raccontarci!

Prendiamo la A8; la tentazione di uscire dal casello per visitare qualche località è forte ma non ci possiamo fermare altrimenti non riusciamo a rispettare le tappe che ci siamo prefissati.

Superiamo Aix-en-Provence, nei pressi di Coudoux prendiamo la A7 fino a Salon de Provence per poi imboccare la A54 fino a Saint Martin de Crau dove usciamo dal casello, imbocchiamo la N113 fino ad arrivare alla nostra meta: Arles.

Finalmente siamo arrivati, sono le 16.30 abbiamo percorso 289 Km; la guida di Nicolò non è male, è concentrato, rispettoso dei limiti di velocità, ascolta solo Yuri che gli dà le indicazioni stradali aiutato da Elia e noi ragazze, dietro, chiacchieriamo.

Ad Arles ho prenotato 2 stanze triple, per il pernottamento e con prima colazione, per 2 notti all'Ibis Budget Arles Palais De Congrés che dista 950 m dal centro.

Grazie a Yuri imbocchiamo la strada corretta trovando subito l'albergo; è bello, stanze spaziose, bagni discreti e con piscina esterna, per cui, una volta posate le valigie andiamo a farci un bagno rilassante.

Alle 19.00 andiamo a fare 2 passi per la città e a cercare un ristorante per la cena: la Gueule du Loup tipico francese. Ognuno di noi prende dei piatti tipici diversi uno dall'altro in modo da condividerli con tutti gli altri...; il ristorante è stato ricavato in un'antica casa del '700 con muri in pietra, il locale è molto fresco e non soffriamo il caldo, dato che fuori ci sono ancora 30 gradi.

Tutto al top, camerieri gentili, cena ottima, buono il rapporto qualità prezzo e spendiamo 25 €, usciamo, facciamo 2 passi per la città illuminata, ma la tensione della prima giornata e la stanchezza prendono il sopravvento per cui decidiamo di andare a letto... dove ovviamente non ci addormentiamo subito, ma noi ragazze facciamo un po' di gossip sulla giornata appena trascorsa.

Sono un po' stanca perché abbiamo viaggiato per più di 8 ore però ne è valsa la pena.

Di sera Arles è magnifica, è come se nell'aria ci fosse magia e sembra che sia tutto un sogno, inoltre siamo anche riusciti a vedere il porto di Arles tutto illuminato e con la luna che si rifletteva nelle acque del Rodano; non a caso Van Gogh aveva impresso sulla tela le notti stellate sul Rodano.

Giovedì 23 Luglio 2026

Mettiamo la sveglia alle 7.00; 7.30 colazione con le meravigliose brioches burrose francesi, succo di frutta e alle 8.30 ci troviamo nella hall per iniziare la nuova giornata.

Andiamo alla ricerca dell'ufficio del turismo dove possiamo acquistare la tessera che ci permette di visitare le attrazioni turistiche e i principali musei della città al costo di 16 € il cosiddetto passeporte avantage e una cartina dettagliata della città.

Iniziamo la visita dal teatro di Arles, procediamo con l'espace Van Gogh: ex ospedale presso il quale Van Gogh fu medicato dopo essersi tagliato un orecchio e oggi è uno spazio espositivo per mostre di arte contemporanea, poi ci portiamo alla fondazione Van Gogh: la galleria d'arte presenta ogni anno mostre correlate alla figura di Van Gogh e comprensive di almeno una delle sue opere il tutto è molto bello, grazie alla professoressa di arte capiamo meglio il senso delle opere di Van Gogh; inoltre grazie alla prof Bergamaschi sappiamo osservare i particolari e quindi rimaniamo a fissare il quadro per dieci minuti e ne capiamo il senso.

Vale proprio la pena fare una lunga passeggiata fra le piazze, i vicoli e gli edifici del centro storico. Le case colorate e baciate dal sole evocano in chi le guarda per la prima volta una sensazione di déjà vu riconducibile a Van Gogh che nelle sue tele ha immortalato numerosi scorci della cittadina. Anche i siti di epoca romana sono luoghi fantastici ed è un peccato lasciarsi sfuggire l'occasione per visitarli.

Pranziamo con un panino al volo e facciamo una partita con le carte ed ad un certo punto un signore tedesco passa davanti a Nicolò e gli chiede qualcosa, lui si incanta e poi di scatto si gira chiedendoci cosa avesse detto ma nessuno di noi aveva capito, in inglese cerchiamo di aiutarlo ma non ce la facciamo; allora Yuri gli indica l'ufficio del turismo. Nelle varie piazze ci sono boulangerie e bancarelle che vendono fragranze del sale della Camargue, del formaggio di capra e del saucisson d'Arles (salame di toro): facciamo provviste per un pic- nic.

Dopo pranzo ci incamminiamo per vedere le terme di Costantino, terme romane parzialmente conservate per poi andare all'arena:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

uno dei più grandi anfiteatri romani. Durante gli spettacoli dei gladiatori, schiavi, criminali, animali selvatici andavano in contro al loro tragico destino alla presenza di una folla di 20.000 spettatori. Oggi è usata come luogo per concerti, manifestazioni folcloristiche e corride che non prevedono l'uccisione dei tori. I toreri non professionisti cercano di avvicinarsi il più possibile al toro per tentare di strappare i nastri e le coccarde legate alle corna dell'animale. Dopo esserci immersi nell'epoca romana ci dirigiamo verso il teatro antico che risale alla fine del primo secolo, è stato iniziato nel 40 a. C. e terminato nel 12 a. C, divenne uno dei primi teatri in pietra del mondo romano ed oggi ospita concerti e spettacoli estivi all'aperto.

Felici torniamo verso l'hotel; Chiara, che nel frattempo ha sostenuto anche l'esame di ammissione alla facoltà di veterinaria ed è stata ammessa, continua a pensare a quei poveri animali che vengono utilizzati per la corrida e non riusciamo a distoglierle il pensiero... ma ecco che a Nicolò viene l'idea di fare un tuffo in piscina. Tutti d'accordo ci andiamo a mettere il costume e... splash!!! tutti dentro in piscina tranne... Nicolò che si era addormentato sul lettino con un libro sulla pancia. Chissà se poi gli rimarrà il segno dell'abbronzatura?!

Dopo aver preso Nicolò e averlo buttato in piscina, ritorniamo nelle nostre stanze per fare la doccia e prepararci per la cena; andiamo all'entrevue locale tipico dove viene servito cous cous biologico in tians (scodelle) di terracotta. Spendiamo 15 € a testa. Ripercorriamo ancora alcune vie di Arles per fare qualche foto e mettere a frutto le conoscenze ricevute dal corso di fotografia che io, Chiara e Francesca abbiamo frequentato recentemente a Cremona; quindi dopo aver impresso nella macchina digitale e nelle nostra memoria gli scorci notturni, torniamo verso l'hotel e ci diamo appuntamento il giorno dopo.

In stanza ovviamente continuano le chiacchiere ma piano piano ci spegniamo e ci addormentiamo.

Venerdì 24 Luglio 2026

ore 8.30 ritrovo nella hall

check out/carico valigie su Mino

pagamento hotel 223 € per 2 notti

ore 9.00 visitiamo la cattedrale di Saint Trophime dedicata a san Tròfimo,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

vescovo di Arles vissuto nel II o III secolo d. C. in stile romanico, costruita tra l'XI e XII secolo, il timpano scolpito sul portone occidentale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

raffigura san Tròfimo che regge un oggetto a forma di spirale. La cattedrale ha finestre molto piccole quindi l'interno appare buio, è costituita da una navata centrale con cinque campate, con due navate laterali lunghe e strette. L'interno non è molto decorato, in vista ci sono le reliquie dei vari vescovi; a lato della cattedrale troviamo anche il chiostro che dicono che sia il più bello della Francia meridionale, costituito da una serie di colonne binate con capitelli nei quali si alternano scene a soggetto figurativo e floreale ed è composto da quattro gallerie; è molto bello ed ha anche un giardino fiorito molto curato; dal 1981 la cattedrale rientra nella lista dei patrimonio dell'umanità.

Rimaniamo estasiati dalla vista di tanta bellezza e semplicità e tra un commento e l'altro ci portiamo in place emblématique a vedere l'obelisco. Wow è altissimo! Chissà chi e come l'avranno portato qua? Francesca e Yuri, iniziano a spiegarci come venivano costruiti gli obelischi... erano talmente presi dal loro racconto che non si sono accorti che noi, nel frattempo ce ne siamo andati e ci siamo nascosti... abbiamo si, 18 anni, ma siamo ancora dei giocherelloni. Ormai si sono fatte le 12.00 passiamo al bistrot “le comptoir du sud” a prendere qualcosa per il pranzo e spendiamo 10 € a testa; piluccando ciò che abbiamo acquistato, chiacchierando e cantando ci dirigiamo verso Mino per raggiungere Avignone facendo tappa a Tarascon. Alla guida abbiamo Chiara, con Yuri e Nicolò al suo fianco per dare le indicazioni (come facevano alle elementari!). Prendiamo la D35 che ci porta proprio a Tarascon, paese medievale con castello e cattedrale. Parcheggiamo Mino e andiamo a visitare la cattedrale dedicata a Santa Marta. Chiesa in stile romanico: nell'abside troviamo tre vetrate che raffigurano le storie dei santi. Molto semplice ma bella; terminata la visita alla cattedrale usciamo e andiamo a visitare il castello che si affaccia sul fiume Rodano (ingresso 7 €). Terminata la visita al castello, attraversando il ponte andiamo a piedi a visitare il borgo medievale Beaucaire... carino. Alle 14.30 ripartiamo per Avignone con alla guida sempre Chiara.

Arriviamo ad Avignone alle 15.30. C'è molta gente perché in quel periodo ad Avignone c'è il festival delle arti e dello spettacolo; con un po' di fatica troviamo l'albergo “premier classe Avignon cortine gare tgv” parcheggiamo, facciamo il check in e ci dirigiamo verso l'ufficio turistico dove facciamo la cart-off: pass gratuito per accedere agli sconti sugli ingressi ai musei e al festival. Andiamo a visitare il Palazzo dei Papi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

che contiene più di 300 opere, camini, mosaici, ma non è rimasto nulla dell'arredamento interno. È stato costruito tra il 1335 e il 1364; è in stile gotico medievale. Iniziamo la visita dalla sala della Grande Udienza che è un ambiente a due navate dove si riuniva il tribunale della Sacra Rota; sulla volta dell'angolo nord-est si è conservato l'unico frammento degli affreschi (Profeti) dipinti bel 1352 da Matteo Giovanetti. Con una scalinata saliamo alla Cappella Clementina, introdotta da un elegante portale con statue; Cristo sul pilastro centrale, Angeli e Santi nel giro dell'arco; purtroppo mutile: dall'antistante <<finestra dell'indulgenza>> i Papi benedicevano la folla radunata nel vasto cortile centrale, Grande Cour,che racchiude le rovine della sala delle udienze del palazzo episcopale. La cappella Clementina a navata unica con volte ogivali sui costoloni, conserva l'altare originale, 1352, mentre la sagrestia, nella Torre ST. Laurent, innalzata sotto Innocenzo VI, custodisce la lapide della tombe di Gregorio XI, che si trova nella chiesa di Santa Maria la Nuova a Roma. L'ingresso nel Palais-Vieux è segnato dalla camera del Cervo, detta così per le scene di caccia raffigurate, insieme a soggetti campestri e profani, negli affreschi, 1343, che ne ornano le pareti; quelli dell'attigua camera Papale, sistemata nella torre des Anges, presentano invece motivi floreali su fondo blu con fronde d'alberi e viti, tra le quali fanno capolino uccelli e scoiattoli. Quattro arazzi Gobelins del '700 ornano la camera dei Paramenti, sul Gran Tinello, con volte a botte di restauro e un bel camino monumentale, si apre a destra l'ingresso della cappella di S. Marziale, affrescata nel 1344-1345 da Matteo Giovanetti. A sinistra è il chiostro di Benedetto XII, ampiamente restaurato, dal quale scende una scala verso la sala del Concistoro, destinata ad accogliere l'assemblea dei cardinali e sovrani o legati stranieri; vi sono custoditi i cicli pittorici già nel portico della Cattedrale, opera di Simone Martini, mentre si devono al Giovanetti quelli nella cappella di S. Giovanni; la sala di Gesù accoglie, insieme alla sottostante Grande Tesoriera, il Musée du Vieil Avignon, con statuette, vetri, ceramiche e pezzi di oreficeria affiancati da documenti relativi alla storia cittadina. Ultima tappa del percorso di visita è la camera del Camerlengo, che conserva il soffitto originario: una scala, non accessibile al pubblico, la collega alla camera Papale. Terminata la visita al palazzo dei Papi andiamo a visitare il ponte Saint Benezet, 14,50 €. Ceniamo al ristorante l'epice and love in un minuscolo ristorante dall'atmosfera magica, il menù propone semplici pietanze da bristot e piatti tipici della cucina francese e spendiamo 25 € a testa. Poi rimaniamo in centro e approfittiamo del festival per rimanere ad assistere agli spettacoli: artisti di strada, bancarelle, musicanti. La serata passa in un baleno e torniamo all'albergo che sono le due di notte. Ormai l'intesa fra di noi è sempre maggiore, era un po' il mio timore, ma scopriamo la gioia di rimanere a chiacchierare per ore di qualsiasi argomento, la musica, la danza, la natura. Purtroppo però dobbiamo anche riposare ed è bastato uno sguardo che, senza dirci niente, andiamo tutti a letto.

Sabato 25 Luglio 2026

ore 8.00 colazione

ore 8.30 ritrovo nella hall e visita alla cattedrale di Avignone, al Musée du Petit Palais museo che custodisce opere di Botticelli, visita al Musée Angladon che custodisce alcuni tesori degli impressionisti e alcune opere di Picasso, Cézanne, Manet e Degas (10 €).

Torniamo all'albergo facciamo il check out e ripartiamo per Pont du Gard

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

percorrendo la N100,con alla guida Elia.

Lungo il tragitto ci fermiamo in un Conad a prendere qualcosa per il pranzo (baguette farcita 10 €) e fare scorta di acqua che metteremo nel frigorifero che ci siamo portati da casa, collegato alla batteria. La vista di quel ponte ci lascia senza parole è un imponente acquedotto romano che con suoi 50 metri, è il monumento romano più alto del mondo. Questo favoloso acquedotto è composto da tre serie di arcate; un tempo faceva parte di un sistema di canali lungo 50 Km. Le sue dimensioni sono davvero imponenti: 35 archi della campata superiore situata a 50 m di altezza sul fiume Gard. Il ponte è una straordinaria dimostrazione della precisione dell'ingegneria romana. É possibile percorrere a piedi le arcate ma la migliore prospettiva si gode lungo il sentiero a valle del ponte. Decidiamo di fermarci a fare il bagno e aspettare che il monumento venga illuminato in modo straordinario dopo il tramonto. Rimaniamo lì fino alle 22.00 poi ci portiamo verso Nîmes percorrendo la D6086. Lungo il tragitto ci fermiamo in un bistrot tipico per mangiare qualcosa (15 €) e pernottiamo all'Aubergue de jeunesse 26 € a notte.

Domenica 26 Luglio 2026

ORE 8.00 Lasciamo Nicolò e Yuri all'ostello, che stanno ancora dormendo, mentre noi approfittiamo per andare al supermercato per fare rifornimento di viveri.

Passiamo dall'ufficio del turismo per acquistare il biglietto cumulativo, pass Nîmes al costo di 11,70 €.

Nel frattempo telefoniamo ai due dormiglioni, dicendo loro di raggiungerci in piazza. Dopo un quarto d'ora siamo tutti al completo; visitiamo l'anfiteatro, l'arena,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

la maison caree (tempio in luccicante pietra calcarea costruito intorno al V secolo d. C. in onore dei due figli adottivi dell'imperatore Augusto) l'edificio ha delle colonne imponenti e dei gradini trionfali. Di fronte troviamo il museo carre d'art edificio in vetro e acciaio ma non vi entriamo. Successivamente andiamo a visitare i giardini della fontana con all'interno la torre Magna alta 30 m eretta attorno al XV secolo a. C.; salendo i suoi 140 gradini si ha la visita panoramica su Nîmes. Ci portiamo a la petit fadet dove si mangiano insalate e croccanti tortillas spendendo 9,50 €. Dopo la pausa pranzo ci rimettiamo in viaggio verso sud per 140 Km percorrendo la A9 in direzione Narbonne con alla guida Nicolò.

Arriviamo a Narbonne verso le 18.30 e ci portiamo dritti all'ostello (17,50 €) ethic etape cis Narbonne.

Parcheggiamo Mino e andiamo a fare la spesa (60€) al mercato tipico coperto; il giorno dopo abbiamo in serbo una sorpresa. Visita alla città e cena in un bistrot ( 15 €).

Con una scusa noi ragazze ci ritiriamo in stanza, per curare i dettagli della giornata di domani, Elia e Nicolò sono nostri complici.

Lunedì 27 Luglio 2026 giornata speciale: è il compleanno di Yuri

Durante i nostri incontri per pianificare la vacanza avevamo deciso di festeggiare il compleanno di Yuri in modo speciale: abbiamo organizzato e prenotato una crociera sul Canal Du Midi partendo da Narbonne navigando fino a Castelnaudary. Durante quegli incontri Yuri non c'era quindi abbiamo potuto organizzare tutti i dettagli.

Yuri rimane sbalordito dalla sorpresa! In realtà siamo tutti un po' impauriti per questa nuova avventura... pilotare un house-boat è il massimo dell'emozione. Dopo un mini corso di guida, dopo aver compilato e preso visione di tutti i documenti, saliamo sulla barca e partiamo per la navigazione; alla guida abbiamo il nostromo Nicolò ma non guiderà soltanto lui a dargli il cambio ci sarà il capitano Elia.

Viaggiare in barca è come essere catapultati indietro nel tempo si viaggia molto lentamente e questo ti permette di apprezzare il paesaggio che ti circonda e vedere le cose da un'altra prospettiva, vedere gli animali da vicino è un'emozione fantastica.

La navigazione sul canale è regolata dalle chiuse e nel nostro percorso ne faremo 16: la chiusa è un sistema idraulico di intercettazione dell'acqua, sbarramento artificiale di un canale tramite saracinesche: bisogna aspettare che si aprano e che si chiudano in modo da avere l'acqua per la navigazione.

Festeggiamo il compleanno di Yuri con pranzo e cena da asporto, abbiamo comperato una torta, le candeline: una vera festa di compleanno!! dormiamo in barca e la mattina successiva, martedì 28 Luglio arriviamo a Castelnaudary dove dobbiamo lasciare l'house-boat; la navigazione è stata impegnativa, ma bellissima. Scendiamo e andiamo a visitare il paesino nell'attesa che arrivino le 15.59 orario in cui abbiamo il treno (17.41€) che ci riporta a Narbonne. Arriviamo a Narbonne, ci dirigiamo all'ufficio turistico per prendere la card per l'ingresso ai musei ( 19 €) e andiamo a fare un giro in spiaggia, dove facciamo un bagno e ci rilassiamo. Ceniamo sulla spiaggia e poi torniamo all'ostello dove abbiamo dormito anche la domenica sera.

Mercoledì 29 Luglio 2026

ore 8.00 colazione 5 €, andiamo a visitare l'abbazia di Frontfroide il giardino e il museo; abbazia che si trova a 15 Km a sud-ovest di Narbonne e si raggiunge tramite la D613. L'abbazia fu fondata nel 1093 dai monaci cistercensi; durante il medioevo divenne uno dei centri ecclesiastici più potenti della Francia; molto bello il refettorio, il chiostro e il dormitorio; Fontfroide produce anche un vino molto rinomato e ne acquistiamo una confezione da sei bottiglie da regalare ai nostri genitori (60 € totale); terminata la visita procediamo verso est, verso casa, imbocchiamo la via del ritorno e arriviamo a Aix-en-Provence. Ci fermiamo a dormire presso l'hotel Ibis Budget ceniamo in hotel perché siamo stanchi e poi andiamo a dormire.

Giovedì 30 Luglio 2026

ore 9.00 colazione 5 € poi partiamo prendendo la A8 fino a Cannes. A Cannes la tentazione di fare una tappa è forte quindi noi ragazze con la scusa di sgranchirci le gambe e fare cambio autista convinciamo i ragazzi a fermarsi. Parcheggiamo Mino, cerchiamo un bar sul lungo mare e ammiriamo un po' stupiti e al contempo affascinati i palazzi, le ville e gli yacht di questa famosa città. Dopo mezz'ora però quel paesaggio ci aveva già stancati perché non era nulla in confronto a quello cui eravamo reduci; quindi ritorniamo da Mino e ripartiamo. Sono le 11.00, alle 12.30 arriviamo a Sanremo, ci fermiamo in un autogrill per mangiare un panino e poi ci rimettiamo in marcia per tornare a casa dove arriviamo per le 17.00. Facciamo l'ultimo pieno di gasolio a Mino (80€), e poi arriviamo in via Allende, a casa di Elia, da dove siamo partiti. Riabbracciamo felici le nostre famiglie che sperano di averci tutti per loro dopo cena per farsi raccontare la vacanza, ma noi ci siamo già organizzati, abbiamo l'entusiasmo a mille e ci siamo dati appuntamento per le ore 21.00 a casa di Chiara per vedere tutte le foto e fare un book.

Alla fine, la nostra ragioniera/cassiera, Francesca, ha fatto tutti i conti:

280 € gasolio

148 € autostrada

205 € vitto

86 € musei

219 € house boat

18 € treno

140 € alloggio

 

Una super vacanza, abbiamo speso 567 € a testa... siamo stati bravi, ma soprattutto siamo stati bene in compagnia; è bello ritrovarsi, dopo anni, nonostante le diverse esperienze scolastiche e di vita... quindi diciamo, un grazie ai nostri genitori, un grazie ai genitori di Elia che si sono fidati a darci il furgone... ma soprattutto un Grazie alla prof Bergamaschi che ci ha fatto studiare i siti UNESCO, ammirare ed amare tutto ciò che è cultura

GRAZIE PROF!!!

Lucrezia Finardi

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