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SPEGNERE L'AZZARDO

 

 

 

 

 

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/04/06/news/il_coronavirus_spegne_slot_e_videolotterie_e_allarme_per_i_malati_d_azzardo-253244051/

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La prima cosa che penso leggendo questo genere di articoli è come possa uno Stato che promette di migliorare il proprio paese, guadagnare sulle disgrazie di altri. Ormai tutti sanno che l'Italia a causa del COVID-19, ha subito una forte perdita economica e chi può negare che questa perdita sia dovuta anche al fatto che moltissime persone non buttino i propri soldi in piccole macchinette, che ogni anno rovinano milioni di famiglie italiane? Come è possibile che lo Stato, lo stesso che ha giurato fedeltà all'Italia e che esiste con lo scopo di farla "funzionare" al meglio e di rendere le vite dei cittadini migliori, guadagni su queste cose. Lo trovo semplicemente vergognoso ed irresponsabile. Mi fa confidare un po' meno del posto nel quale vivo e mi fa capire, che forse, a chi gestisce l'Italia in ogni sua sfaccettatura, non importa così tanto del bene dei suoi cittadini.
Vittoria Baboni
Se per alcuni la quarantena sta diventando un'opportunità per riuscire a disintossicarsi dalla malattia del gioco d'azzardo per altri l'astinenza dalle slot diventa una sofferenza psicologica ancora maggiore. Io credo che uno Stato dovrebbe preoccuparsi di tutte queste persone che ogni anno spendono miliardi nelle ricerca della felicità per riempire i disagi personali. Esiste però nello Stato un grande paradosso; da una parte esso guadagna nei soldi spesi nel gioco d'azzardo ma dall'altra deve poi investire in cure specialistiche per riuscire a disintossicare queste persone.
Francesca Malvaso
II B Bozzolo
 L' articolo parla di coloro che soffrono di ludopatia; i quali in questo periodo che le sale slot sono chiuse , sono in crisi d'astinenza . sono aumentati di conseguenza i giochi online e per i più appassionati la strada dell'illegalità. L' articolo dopo aver che le entrate fiscali per il gioco l'anno allo Stato sono di 14,2 miliardi , concludo affermando che per alcuni giocatori questo periodo di " chiusura forzata ", potrà essere un 'occasione per poter finalmente smettere . Io a riguardo credo che questo periodo possa essere per qualcuno un' opportunità per rivedere alcuni comportamenti " pericolosi " della propria vita.
Cristian Vicini
II B Bozzolo
Stiamo attraversando tutti un momento difficile, per tutti è pesante; è pesante per noi giovani che siamo "sani", è ancora più pesante per quelle persone che sono ammalate, anziane e fragili, come appunto lo possono essere le persone affette da dipendenza, qualunque essa sia: fumo, alcool, droga e in questo caso, il gioco. si tratta di malattie vere e proprie e come tali andrebbero curate, ma come dice Francesca, viviamo in uno Stato dove regna il paradosso: lo stato guadagna cifre esorbitanti sul gioco d'azzardo e poi "investe" per cercare di disintossicare queste persone; lo stesso comportamento lo fa con le sigarette, dove guadagna e poi, per mettersi a posto la coscienza, scrive sulle confezioni "nuoce alla salute"
Lucrezia Finardi
Sono d'accordo con quello che hanno detto tutti, sia con quelli che hanno scritto l'articolo, sia con i miei compagni. Per me non ha senso creare i giochi d'azzardo per prendere soldi e far ammalare la gente e poi con i soldi stessi curarla, oppure creare le sigarette e dire che fanno male. Verrebbe spontaneo dire che se queste cose fanno male, bisogna subito cessare la produzione invece di continuare a dirlo, anche perché in questo modo si spinge di più la gente a giocare e a fumare. Un'altra cosa: mi sono sempre chiesto, è più importante aumentare i giochi on line, preoccuparsi dei calciatori, o pensare a donare soldi allo Stato in modo che trovi una cura per tutto questo? Innanzitutto, più i giochi on line aumentano, più le probabilità che queste persone dipendenti dai giochi d'azzardo guariscano si riducono. Seconda cosa: stavo pensando che i calciatori visto che loro sono un gruppo che guadagna milioni di soldi ogni anno, in questo momento potrebbero pensare di donare una parte di stipendio ciascuno allo Stato, invece di preoccuparsi di guadagnarne ancora di più. Comunque, di tutto questo non riesco ancora a comprenderne il senso. Se una cosa fa male, la produzione dovrebbe subito cessare invece di continuare a dirlo. Pazienza, dobbiamo accettare di convivere con questo paradosso, anche perché ognuno la pensa a modo proprio e quindi anche se provi a fare in modo che capisca non ci si riuscirà mai.
Nicolò Gandolfi
II B Bozzolo
Secondo me il corona virus per i malati di slot e giochi d'azzardo potrebbe aggravare la loro situazione in modo importante. Da una parte c'è la necessità di giocare per forza e dall'altra la mancanza di un reddito per molti giocatori può portare a situazioni di grave disagio.La tecnologia, che in questo periodo di crisi ci sta dando una mano per "annullare" le distanza sociali, potrebbe diventare un'alternativa pericolosa alle slot machine, con i vari siti online di giochi d'azzardo.Lo stato secondo me, fa poco per aiutare le numerose persone in difficoltà.Non basta il messaggio "ricordati di giocare responsabilmente"che si sente nelle pubblicità. La verità è che lo stato ci guadagna tanto.Secondo me anche per questo motivo le tabaccherie sono rimaste aperte durante questo periodo di crisi.
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Matteo Riccardi
II B Bozzolo
Questo articolo affronta non solo la problematica della ludopatia, nei diversi gradi di manifestazione, ma tutte le problematiche che ruotano attorno ad essa in questo periodo di emergenza sanitaria che ha reso necessaria la chiusura delle sale con slot-machine. Ora abbiamo grandi problemi da affrontare con queste persone "malate": già indebitate prima ed ora presumibilmente ancora di più grazie ai giochi on line; la differenza è che adesso gli stipendi non arrivano ma restano le famiglie da mantenere, le bollette da pagare , le rate dei mutui e mangiare oltre alle spese per curarsi da questa dipendenza. Inoltre c'è un grande paradosso: lo Stato è colui che ha guadagnato, fino ad ora, milioni di € sulla fragilità di tante famiglie italiane e che ora dovrà , per assurdo, supportarle economicamente. Non era meglio porre un freno a livello legislativo prima, invece di guadagnare soldi, caro Stato, con lotterie, gratta e vinci, slot facendo leva, spesso sulla speranza di tanti di poter risolvere i problemi economici con una vincita, e trascinarli invece, in un tunnel di debiti e spesso quindi corresponsabile dei tanti suicidi e violenze domestiche dovute all'indebitamento da gioco. Lo Stato è un po' come il Diavolo che si dice faccia le pentole ma senza il coperchio ovvero creo un guadagno per me consapevole di rovinare famiglie ma non ho una soluzione per porre fine a questo: il famoso coperchio mai costruito. Non basta una pubblicità per dire giocate in modo consapevole, sapendo che chi ne dipende non può farlo: se invece non si fossero create queste false aspettative ora non ci troveremmo con migliaia di persone costrette a chiamare i centri di assistenza perché non sanno più come fare e spesso diventano, in una quarantena forzata, aggressivi con chi vive con loro. Prima di creare meccanismi da cui è difficile uscire pensiamoci non una ma mille volte e non creiamoli!
Fabio D'Anna
II B Bozzolo
Il corona virus ha provocato uno stop al mondo dipendente, che rende 14 miliardi allo stato ogni anno,ci sono state molte chiamate dai ludopatici che si sfogavano in modo aggressivo per via della situazione attuale.In questo periodo c’è stato un aumento di casi aggressivi causati dalla sofferenza prodotta dall’impossibilità di giocare,questo fa capire come è pericoloso essere dipendente da queste videolotterie. Una delle persone che ha chiamato per questo problema è riuscita a rimanere in contatto con il mondo delle slot ,cercando su Google "slot machine" e che non tornerà più indietro,però non è da sottovalutare che certe persone hanno sfruttato la situazione attuale per liberarsi dalla gabbia di dipendenza in cui erano finiti.Io penso che comunque arrivare fino alla violenza per un gioco è esagerato e che bisognerebbe eliminare le slot machine. 
Omar Naoui
II B Bozzolo
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